Palazzo Villamarina Ex ERSAT, Tempio
Località : Tempio Pausania
Progettisti: Arch. Francesco Dettori
Studio 4E (Cambula-Pani-Pisanu)
Ing. Roberto Gavini
Collaborazione
Arch. paes. Enrico Achenza
Arch. Martina Uleri
Arch. Pasquale Lotto
Anno: 2019
Committenti: Comuni di Aggius, Aglientu, Bortigiadas, Calangianus, Luogosanto, Luras, Santa Teresa, Tempio Pausania
II Palazzo "VILLAMARINA" è stato realizzato ai primi dell'ottocento dalla famiglia Tempiese dei "PES-VILLAMARINA", che allora esprimeva il Viceré di Sardegna, fu destinato a sede degli uffici governativi regionali ed a residenza dei funzionari, nel 1950 fu dato in affitto al Regio Esercito e divenne quartiere militare dei Cacciatori di Sardegna prima, e dei Bersaglieri poi.
Rimase tale fino all' inizio della prima guerra mondiale, dopo la quale il Palazzo fu dimesso dall'uso militare e ceduto al Comune di Tempio Pausania dagli eredi PES-VILLAMARINA, con la clausola che i proventi servissero al finanziamento della festa patronale dedicata a San Paolo Buoncammino.
Utilizzato come deposito, dopo gli anni venti conobbe un veloce degrado, diventando nel primo dopoguerra e fino agli anni settanta rifugio di senzatetto
Agli inizi del 1970 l'edificio subi una drastica ristrutturazione che ha cancellato tutte le strutture storiche interne, solai, scale, intonaci, camini e le coperture lignee, sino a pochi anni fa l'immobile è stato utilizzato come sede di uffici Regionali Ersat, e Provinciali, compartimento strade.
Planimetria generale
L'intervento relativo a questo fabbricato consisterà prevalentemente nei lavori di restauro e di ristrutturazione del secondo livello (non interessato dal primo intervento) del coогро principale che si affaccia sulla via Brigata Sassari e il corpo secondario sopraccitato di via della Resistenza posto diametralmente opposto all'ingresso del corpo principale
Per cui anche per questo immobile avremo le seguenti categorie di lavoro
a) demolizioni e rimozione delle macerie,
b) rifacimento impianti tecnologici,
c) ricostruzioni,
d) adeguamenti strutturali per la sicurezza,
e) adeguamenti alle norme per i portatori handicap,
f) arredi e sistemazioni interne,
Le scelte progettuali sono state effettuate in funzione allo stato dei luoghi e I obiettivo che si intende conseguire è quello di adeguare la struttura in oggetto, potenziandone la fruizione per fini di pianificazione, programmazione e valorizzazione delle attività culturali locali, del patrimonio storico e paesaggistico nonché per la promozione dei prodotti tipici locali
L'interazione tra arte, cultura, sviluppo turistico ed economico permette di rafforzare la capacità di proporre le tradizioni delle diverse realtà locali, promuovendo, cosi, anche le aree urbane minori rafforzandone l'unione con tutto il territorio.
In tal senso il recupero del patrimonio pubblico di pregio, in una logica di partenariato pubblicoprivato, ha la possibilità di essere letto non più solo in termini di costo (mantenimento oneroso di immobili pubblici), ma anche come significativa leva di sviluppo per nuove economie di scala (crescita locale e potenziamento del sistema turistico-culturale)
Un modello di valorizzazione che punti alla tutela dei beni e al rafforzamento della competitività e attrattività del contesto, a seconda delle specificità di ogni territorio e della sostenibilità della trasformazione (fisica-spaziale, economica, sociale, ecc)
La proposta progettuale in essere oltre a concorrere al miglioramento della competitività del sistema turistico locale, è volta a promuovere la cultura dei territori dei Comuni