Scuole innovative - Modena
Località : Modena
Progettisti: Arch. Francesco Dettori (capogruppo)
Arch. Tamara Balbiani, Arch. Giovanni Giraudi, Arch. Francesco Poddighe, Arch. Giacomo Venditti.
Anno: 2016
Committente: MIUR
L'impianto insediativo della scuola vuole riprodurre alla scala di edificio la forma articolata e la molteplicità delle funzioni del tessuto urbano circostante. Il riferimento esplicito è al castrum romano: il nostro decumano accompagna le funzioni pubbliche rivolte alla citta (palestra, piazza-Forum e biblioteca) connettendo gli isolati attestati su Viale del Mercato a est con il centro del nuovo quartiere a ovest mentre il cardo mette in relazione la scuola primaria nei due quadranti meridionali con la scuola dell'infanzia nei quadranti settentrionali.
Al loro incrocio il "forum" coperto rappresenta lo snodo funzionale e forma- le dell'intera composizione, oltre che l'elemento simbolico. Le due direttici del cardo e del decumano, si differenziano compositivamente per l'immagine che trasmettono: il cartum è una piastra ad un unico livello dove gli spazi chiusi e aperti si alternano liberamente su nove campate parallele; le corti interne, vere e proprie aule a cielo aperto, caratterizzano un edificio scolastico "introverso" e protetto lungo i lati maggiori mentre gli ingressi alle due scuole e i giardini lungo i lati corti del lotto rivelano in profondità la natura dell'edificio.
Il decumano è invece un parallelepipedo di forma rettangolare, con i lati lunghi inclinati verso sud, che taglia in due la piastra, separando la scuola primaria dalla scuola dell'infanzia. Forma, dimensione e trattamento dell'involucro ne fanno un segno attrattore di immediata riconoscibilità: le superfici delle 4 facciate sono risolte uniformemente con una pelle formata da pannelli metallici e vetrature fotovoltaiche colorate.
Tutte le attività del complesso si svolgono al piano terra fatta eccezione per la biblioteca collocata al piano primo e raggiungibile dalla piazza coperta attraverso una rampa e un blocco scale-ascensore; è garantita pertanto la totale assenza di barriere architettoniche per i bambini, gli utenti deboli e i diversamente abili.
La scuola è concepita come laboratorio educativo del rapporto tra città e natura ed esempio concreto di sostenibilità ambientale e innovazione didattica. La componete naturale diventa vero e proprio ambiente formativo negli spazi verdi attrezzati.
L'impianto architettonico basato sulle "corti verdi” determina di per sé la stretta interrelazione tra "pieni e "vuoti": la scuola dell'infanzia si sviluppa a partire da un atrio centrale, con un blocco destinato al personale insegnante sul lato est e lo spazio didattico sul lato ovest, articolato in tre aule + 1 mini-atelier, tutte dotate di spogliatoio e bagni.
Le aule sono solo il fulcro di un'ambiente di apprendimento più ampio formato da una parte dalle corti (laboratori all'aperto) e dall'alto da un giardino d'inverno, vero e proprio spazio relazionale informale dedicato alle attività meno strutturate ed al riposo pomeridiano. Pareti scorrevoli consentono di realizzare spazi interclasse e di aprirsi nel giardino d'inverno.
Inquadramento, planimetria generale e schema strutturale
Inquadramento area di intervento e planimetria generale
Sezione B-B’
Prospetto Sud - Est
Prospetto Nord - Ovest